Da martedì 16 marzo è disponibile online Stars, il nuovo singolo inedito di Myky, cantautore partenopeo, prodotto da Domenico Kibran Messina dei K1 Studios. Il singolo, a due anni dall’uscita di Mars, anticipa il prossimo atteso album Gemini il quale potrebbe esser definito un vero e proprio lavoro musicale: un lavoro di congiunzioni astrali e sentimentali, nato sotto il segno dei Gemelli, per i fratelli gemelli, per le anime gemelle, per tutti i cuori uniti da un legame d’amore speciale che, semplicemente, è destinato ad essere, che tutto l’universo sembra complottare affinché sia, e che pertanto, anche quando subisce un urto, si ripara con l’oro e diventa più forte e prezioso di prima.
«Da bambino – racconta Myky – sono stato incuriosito da quella forza straordinaria che unisce le persone al proprio destino, è un’energia, è incomprensibile, eppure è la cosa che mi risulta più reale. Sono del segno dei Gemelli, un sognatore, con la testa sempre tra le nuvole, con lo sguardo puntato verso l’alto, e in più ho una passione per le stelle, le costellazioni. Fin da piccolo, con mio padre, le sere d’estate, ce ne stavamo ad osservare il cielo stellato e lui mi indicava tutte le costellazioni e mi insegnava i loro nomi e mi diceva una frase che mi ha arricchito e ha segnato profondamente il mio essere “Punta alle stelle, mal che vada ti ritroverai da qualche parte vicino alla luna”».
Non poteva che essere Stars il nome del singolo, il quale oltretutto rappresenta un momento di rinascita dopo un anno estremamente difficile per la musica e per l’arte in generale. Queste difficoltà però non hanno spento l’entusiasmo creativo dell’performer sognatore.
Stars è un inno all’amore e all’accettazione, anche di quelle che sono ritenute “imperfezioni” ma che invece sono i segni distintivi dell’unicità di ciascuno. La song si apre con un’affermazione: “It’s me, nothing more, nothing less than perfect” (“Sono io, niente più, niente meno che perfetto“). La perfezione di cui parla il testo non ha a che fare con l’assenza di difetti, tutt’altro: un verso – “And if you see my scars, they are filled with liquid gold” – fa riferimento alla tradizione giapponese del kintsugi, antica arte la quale prevede che vasi o stoviglie rotti non siano scartati e gettati via, ma riparati saldandone i cocci con oro o argento liquido. In questo modo le crepe non vengono nascoste: diventano una trama preziosa che valorizza la bellezza dell’oggetto e della sua unicità.
Proprio come le crepe e le cicatrici che la vita lascia su ciascuno di noi. È l’oro, nel meraviglioso intreccio di richiami fra testo, immagini e note di cui Myky è maestro, un tema visivo ricorrente sia nelle fotografie che nel clip ufficiale del singolo.
Il video, un musical short film, è realizzato in team con Salvatore Maiorano (Videomaker-filmmaker, che ha curato la scrittura, la regia, la direzione della fotografia); Katia Galeazzi (Assistente alla regia, assistente luci); Flavia Tartaglia (Fotografa di scena, grafica, art director, aiuto regia); interpretato dagli attori Alessandro Balletta e Chiara Vitiello, ed enfatizza l’invito a liberarsi dalla tossica ricerca dell’approvazione degli altri per via della quale a volte si tende ad indossare maschere. Solo amandoci per come siamo permetteremo agli altri di vederci così: perfetti come stelle! D’altra parte, scegliere di essere e non di apparire ci permette di creare legami autentici, di mettere radici invece di fluttuare nel nostro isolamento (“And if you like the way I love the stars, and if you look at me I won’t go far“), ci rende liberi: la libertà di non essere per tutti!
Il pezzo è di genere pop, è scritto in inglese, come gran parte della discografia di Myky «La mia musica – racconta l’performer – è frutto di tutto ciò che ho sempre ascoltato, il pop internazionale: da Michael Jackson, a Bruno Mars, The Weeknd, Justin Timberlake. Ciò si riflette anche nella scelta dell’inglese che per me è la lingua più ritmica ed energica». È dunque un pezzo introspettivo che si muove su una musica dal ritmo trascinante e grintoso; questa apparente contraddizione, non nuova nei lavori dell’performer, un po’ risponde al bisogno di avvolgere – quasi nascondere – in un guscio protettivo la sensibilità dei pensieri, e un po’ rende palpabile l’idea della forza che scaturisce dalla frattura, dall’energia vitale della resilienza.
Dal 16 marzo Stars è disponibile su Spotify e sui vari digital stores; il clip ufficiale è visibile sulla pagina facebook dell’performer e sul canale youtube MS Movie: https://www.youtube.com/watch?