Ci siamo, è uscito il 6 settembre “Nomi Cose Città”, il primo disco di Fabrizio Mozzillo. Il cantastorie di Roma è pronto a portarti nel suo mondo.
“Nomi Cose Città” è un disco di sette storie, sette brani in cui vengono narrate avventure moderne come se fossero delle favole. Gli eroi sono persone comuni che lottano con amori tragici, vecchiaia e il dolore che solo la nostra società sa regalare.
La peculiarità di Fabrizio Mozzillo è quella di riuscire a toccare temi profondi, come il viaggio dei migranti (Casa dolce casa), con melodie fresche e leggere. “Nomi Cose Città” è un disco completo dove possiamo ascoltare brani accattivanti come “Ciao Totò” e “America” per poi passare a pezzi più soft come “Insegnami l’amore”.
“Il disco si apre con “CASA DOLCE CASA”, che descrive -in chiave rock blues- l’odissea dei migranti sbarcati sulle coste italiane alla ricerca della “Terra Promessa”.
Segue “L’Ultimo Don Chisciotte”, una rivisitazione onirica delle avventure dell’eroe di Cervantes, attraverso una specie di “macchina del tempo”.
Sulle note spensierate di una musica country-pop, il terzo brano, intitolato “TEMPO PERSO”, narra una storia d’amore votata inevitabilmente al fallimento.
A seguire “INSEGNAMI L’AMORE”, una ballata lenta, che suggerisce di arrendersi alla inconoscibilità del sentimento amoroso.
In “CIAO TOTO’ ”, il quinto pezzo, va in scena la vita del grande comico napoletano, sullo sfondo di un secolo di storia italiana a ritmo di swing.
Il penultimo pezzo, “MAGNA ROMA”, è una dolente cartolina dalla Capitale, immersa nelle sue odierne miserie.
Chiude l’album “AMERICA”, una cavalcata country-rock attraverso l’intramontabile mito americano”, così Fabrizio Mozzillo descrive i propri brani.
Questi i musicisti di studio:
Guido Guglielminetti: arrangiamenti, basso elettrico, batteria, percussioni, tastiere, pianoforte, chitarra acustica ed elettrica, clavinet;
Elio Rivagli: batteria e percussioni;
Claudio Fossati: batteria;
Fabrizio Barale: chitarra acustica ed elettrica;
Alessandro Valle: lap steel guitar, mandolino, banjo;
Carlo Gaudiello: piano elettrico ed organo hammond;
Chiara di Benedetto: violoncello;
Chiara Giacobbe: violino;
Fabio “Mago” Martino: fisarmonica;
Gianni Manzi: armonica;
Strumentista Misterioso: sassofono e clarinetto.
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