Dopo essere uscita dalla sua “Bolla” con un esordio toccante che ha messo in luce la sua straordinaria vocalità e capacità espressiva, Alice Alagna, la giovane cantautrice e compositrice siciliana vincitrice de I Visionatici Festival 2024, torna con un nuovo singolo dall’anima profonda e raffinata, “Insolubile” (Pepperpot/ADA Music Italy).
Conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione ad Amici nel 2021 – durante la quale ha incantato tutti con la suggestiva interpretazione di “One Last Song” di Sam Smith – e nel 2023 – in sfida con la vincitrice Sarah Toscano -, Alice in questo brano dà voce ad un amore che non riesce ad amalgamarsi completamente, ad un legame che, per quanto intenso, non trova mai totale armonia, come acqua e olio che restano separati pur convivendo nello stesso bicchiere. Due persone che si amano, ma che non sono in grado di mescolarsi, di fondersi l’una nell’altra senza perdere le rispettive identità. «Siamo stati veri solo quando sognavamo dentro un bar»: uno spaccato sincero e struggente di una relazione che non trova il proprio equilibrio.
Un amore che non ha futuro perché non riconosce, non accoglie le unicità dei suoi protagonisti: «Incompatibile il nostro amore vertigine, non ci abbracciamo più in questa casa, noi viviamo come un déjà vu», recita uno dei versi più rappresentativi del brano, delineando l’impasse, i tratti di un rapporto ormai statico, in cui le emozioni sono soffocate dall’abitudine e le immagini si ripetono in un loop che non consente di scattarne di nuove.
Il tema dell’accettazione delle differenze all’interno della coppia viene affrontato con una delicatezza che penetra l’ascoltatore, trasmettendo un senso di malinconia, ma al tempo stesso di forza. Alice dipinge, con la sua voce unica e cristallina, il quadro di due anime che, pur condividendo la stessa tela, restano incompatibili, e che si sentono in pace solo comprendendo di non doversi per forza trasformare.
Con questa traccia, prodotta al Pepperpot Studio da Alessandro Forte (già per Aiello e Galeffi), Alice Alagna, porta avanti un discorso importante, quello che non sempre l’amore deve trasformarci radicalmente, come lei stessa racconta:
«Acqua e olio alla fine continuano a convivere nello stesso bicchiere perché hanno capito che il segreto per non soffrire più è accettare le loro diversità e non mischiarsi completamente, mantenendo le proprie singolarità.»
Un pensiero che diventa un inno alla libertà di essere se stessi anche all’interno della coppia, senza dover necessariamente fondersi in un’unità indissolubile.
Il sound di “Insolubile” incanta sin dalle prime note: caratterizzato da sonorità arabeggianti che arricchiscono l’arrangiamento di sfumature eteree, il brano avvolge l’ascoltatore in un’atmosfera sospesa, che richiama mondi lontani e al contempo familiari. La voce limpida e delicata di Alice si intreccia ad un tappeto melodico estremamente raffinato che mette in risalto il contrasto tra le due voci della storia, l’acqua e l’olio.
Il messaggio che l’artista vuole trasmettere con “Insolubile” ha un’accezione universale: le relazioni più vere sono quelle in cui le persone imparano a convivere senza snaturarsi, rispettando i propri confini. «Tu dai la colpa a me se sono sempre instabile, son come acqua e tu sei l’olio che è insolubile», canta Alice, lasciando emergere tutta la fragilità e la forza di una donna che, nonostante le difficoltà, ha imparato a riconoscere il proprio valore e a non farsi inghiottire dal desiderio di cambiamento.
«”Insolubile” è nata da una riflessione sulle relazioni e sulla difficoltà di accettare l’altro senza volerlo cambiare – conclude –. Spesso pensiamo che per amare qualcuno dobbiamo trasformarci o far sì che l’altra persona cambi per noi, ma la vera sfida è accettarsi per ciò che si è, mantenendo la propria identità.»
Con il suo nuovo singolo, Alice Alagna conferma il suo talento e la sua capacità di emozionare, ricordandoci che non è necessario annullarsi per amare ed essere amati, bensì abbracciare le differenze di ognuno per poter vivere un amore vero, solido e duraturo.