Protagonista indiscusso ed emblematico punto di riferimento della trap svizzera, nonché tra i più promettenti e acclamati astri della scena italiana, Kevin Love torna a raccontare le sfumature del cuore in “Ice Kream Lov3”, il suo debut EP.
Atteso da inizio anno e annunciato ufficialmente nel mese di Luglio, con la pubblicazione del fortunatissimo singolo apripista “Non Mi Manchi” – release che ha collezionato oltre 50 mila streams nel giro di pochissime ore, seguendo la scia di successo di “1000 Sbatti” (feat. Papi Trujillo) e “Collane d’Oro” -, “Ice Kream Lov3” è la trasmutazione in musica della visione artistica del suo autore, una perfetta commistione di liriche e sentimenti, in cui, ad ogni barra, corrisponde un battito di cuore, supportata dall’’impeccabile sinergia tra linee melodiche attualissime e testi dall’accezione intramontabile, che punta i riflettori su come la contemporaneità dei suoni possa concretamente avvolgere e suffragare il racconto dell’eterno e imperituro valore che noi esseri umani diamo all’amore.
Quattro tracce, unite dallo stesso filo conduttore ma dotate di una propria e ben distinta linfa narrativa, capaci di dar voce ad un’unica storia da prospettive differenti; contesti e circostanze che si intrecciano nella quotidianità di ognuno di noi, tra i respiri e i sospiri dell’anima, amalgamando nel cocktail della vita incontri, persone e situazioni a volte piacevoli, altre, da dimenticare.
Ed è proprio al contrasto emotivo, alla miscela dolceamara connotata ai sussulti dell’anima, che Kevin Love dedica questo suo primo concentrato di ricordi, disillusioni, sogni e speranze per il futuro, diventando – e mostrando ai giovanissimi che è possibile farlo – un esperto bartender, o in riferimento al concept, gelatiere, del proprio percorso, consapevole di non poter mutare il gusto intenso e deciso delle esperienze posate sul tavolo dell’esistenza, ma anche di poter essere un abile artigiano nel saperlo enfatizzare o circoscrivere per assaporare al meglio il drink o il semifreddo realizzato con le mani del proprio personalissimo vissuto, con quel tocco di originalità in grado di combinare la spettacolarizzazione tipica della trap all’urgenza espressiva di un artista che si spoglia di stereotipi e cliché per trasmettere al mondo l’importanza di essere e rimanere fedeli a se stessi.
Un viaggio alternativo nel mondo delle relazioni, quella imprescindibile con chi e ciò che siamo e quelle di coppia, solide o effimere ma sempre intense, che immortala il presente per renderlo eterno e più concreto che mai tra le pagine degli scatti futuri, attraverso cui Kevin dona al mercato un’ulteriore dimostrazione del suo talento e della sua attitude versatile, comprovando che, anche nel 2022, è possibile identificarsi in un genere musicale senza abbracciarne ogni consuetudine e status symbol.
“Ice Kream Lov3” segna fine ed inizio di un’avventura che proseguirà nei prossimi mesi e vedrà il trapper e tatuatore luganese coinvolto in un nuovo progetto, quasi agli antipodi, con cui metterà in luce il suo eclettismo, trattando aneddoti ed episodi personali in un una chiave del tutto diversa.
A seguire, tracklist e Track by Track dell’EP:
“Ice Kream Lov3” – Tracklist:
- Non Mi Manchi
- Tinder
- Panamera
- Manila
“Ice Kream Lov3” – Il disco raccontato dall’artista:
Ho scelto di aprire l’EP con “Non Mi Manchi” non soltanto perché lo ha anticipato come singolo in estate, ma anche perché ritengo sia l’overture migliore, rappresentando una sorta di collage musicale di emozioni, riflessioni e considerazioni personali, un forte e netto contrasto tra il vuoto scaturito dalla mancanza della persona amata e il desiderio di rinascere, basandosi soltanto sulla presenza di e a se stessi. Un contrasto che riecheggia in tutto il progetto e che è presente un po’ in tutte le emozioni umane.
“Tinder” è il racconto di una storia d’amore vista e vissuta dall’altra parte, dalla prospettiva della donna. In questo caso, è lei che vuole stare con me, ma trattandosi di una relazione molto superficiale, io non penso abbia senso portarla avanti e decido così di chiuderla, dando spazio a progetti personali che credo vadano messi in secondo piano solo quando una relazione di coppia ha le carte in regola per diventare stabile e duratura, anche se, capirlo, non è certo semplice.
A proposito di questo, in “Panamera” e “Manila” affronto la tematica di quelle relazioni che sembrano presentare tutti i crismi, tutti i criteri per diventare solide nel tempo, ma che alla fine si rivelano essere solo un fuoco di paglia, attrazioni momentanee che non hanno un proseguo, nelle quali si vive la magia delle prime volte, delle cose fatte insieme bruciando le tappe.