Uno spritz con Noblesse Oblige! eccezionale formazione, vita e curiosità partendo da Messaggio vocale

Con grande gioia diamo il benvenuto alla band Noblesse Oblige!, formazione poliedrica che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Messaggio vocale, pubblichiamo con gratitudine l’intervista alla band Noblesse Oblige!, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita dei componenti, la formazione Noblesse Oblige! ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto alla band Noblesse Oblige!!

Com’è nata vostra la passione per la musica?

Abbiamo tutti da sempre questa passione! Nel mio caso, non saprei dire se sia un amore corrisposto o meno, ma da quando ero piccolissimo mi sono sempre dilettato a suonare (male) ed a scrivere canzoni (discutibili). Poi, facendo molta autocritica, ho raggiunto finalmente una soglia di decenza e presentabilità. Ho quindi convinto alcuni amici di vecchia data a mettere su una band e abbiamo deciso di pubblicare alcuni brani, che speriamo siano di Vostro gradimento.

Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi sono i “Noblesse Oblige!”?

Fortunatamente, siamo solo 3 persone e questa è una buona notizia! Già è difficile organizzarci in 3, non oso immaginare cosa succederebbe se fossimo 100 o 1000!

Comunque, siamo una band che ritiene che in un mondo in cui spesso vince chi è più scortese e prepotente, sia meglio essere gentili ed educati. Il tempo ci darà ragione? Non è detto, ma faremo il possibile per dimostrarlo.

Come è stato concepito il lavoro Messaggio vocale?

Ricevendo spesso messaggi vocali dalla durata esorbitante, abbiamo maturato la convinzione che ciò non è gradevole. Pertanto, abbiamo composto una canzoncina di protesta appositamente per sbeffeggiare chi abusa del mezzo. Se non altro, gli amici hanno smesso di inviarmi messaggi vocali e questo già è un grande passo avanti.

 

Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?

Certamente! Abbiamo realizzato un video che descrive alcuni deplorevoli esempi di abuso dei messaggi vocali, raffigurando impietosamente le meritate conseguenze in termini di stigma sociale per l’abusante, che viene emarginato dai suoi pari come – giustamente – si conviene in casi di simili sregolatezze. È molto realistico.

 

È prevista l’uscita di un disco?

È nella nostra to-do-list! Stiamo lavorando ad un album che si chiamerà “Pars destruens”, rifacendoci alla filosofia di Francis Bacon. Per ottenere un mondo migliore ci sarebbero molte cose da distruggere e ci piacerebbe partecipare alla festa.

 

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

 

Beh, come “Noblesse Oblige!” abbiamo appena esordito, questo è il nostro primo singolo, dunque il percorso fino ad oggi è stato molto breve! Ovviamente tutti noi abbiamo esperienze pregresse e abbiamo spesso suonato, anche insieme, in varie band o progetti solisti. Abbiamo ora deciso di costituirci in una squadra: si dice che l’unione faccia la forza e vogliamo verificare la portata dell’affermazione.

 

Quali sono le vostre influenze artistiche?

Ci piace tutto ciò che è bello! Ma principalmente siamo un gruppo pop, dunque abbiamo grande ammirazione per chi escogita giri armonici ben costruiti e vi aggiunge dei testi importanti.

 

Quali sono le vostre collaborazioni musicali?

 

Nel nostro percorso abbiamo avuto modo di conoscere uno stimato professionista che si chiama Francesco Musacco: poiché è uno dei più geniali produttori sulla scena (per dire, ha vinto due volte il Festival di Sanremo con i suoi arrangiamenti), ci sembrava lungimirante cercare di coinvolgerlo. Fortunatamente ha accettato e stiamo producendo con lui l’album di cui sopra: siamo molto soddisfatti del risultato e speriamo che il pubblico gradisca.

 

E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?

 

Conoscevamo la loro professionalità e non potevamo esimerci dal provare a rivolgerci a loro per portare le nostre canzoni al di fuori della nostra cerchia di amici. Come è noto, ormai tutti possono registrare e pubblicare dei brani: il difficile è riuscire a farli ascoltare! Pertanto, li abbiamo investiti di questo arduo compito.

 

Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?

Grazie per aver definito “arte” le nostre canzoncine, ma non pensiamo di meritare una simile considerazione! Ci accontentiamo di portare all’attenzione del pubblico dei brani orecchiabili con testi che abbiano un senso, prendendo in giro alcuni aspetti discutibili della nostra società. Le fonti di ispirazione quindi non mancano.

 

Parliamo delle vostre pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

 

Abbiamo tutti suonato in vari gruppi, locali e manifestazioni più o meno importanti. Per quanto mi riguarda, ho praticato il cantautorato a livello agonistico, iscrivendomi a vari concorsi, spesso con buoni piazzamenti. La cosa di cui vado più fiero è essere stato tra i finalisti della prima edizione di “Genova X Voi”, un concorso per autori organizzato da Universal Music Publishing. Non ho vinto nulla, ma la persona che vinse quell’anno era davvero imbattibile: si trattava di Federica Abbate, che dopo quel premio ha iniziato una carriera multimilionaria di hit da classifica. Questo rende certamente la mia sconfitta molto più onorevole!

 

Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?

Personalmente, avrei molto da ridire sullo stato attuale della discografia. Non si cerca più di trovare nuovi artisti da far crescere, ma si preferisce scegliere personaggi già emersi da talent show o influencer divenuti famosi per meriti spesso non correlati alla loro effettiva cifra artistica.

Perché dover investire su un emergente sconosciuto quando si può pubblicare un brano di qualcuno che è già famoso? Il guaio è che questa politica non è affatto lungimirante e mira esclusivamente all’”uovo oggi”: l’anno successivo, ci sarà un altro vincitore di talent o un altro influencer di moda che andrà a occupare il posto dei precedenti.

Salvo rarissimi casi, spesso fortunosi e il più delle volte legati a mere questioni di immagine, pochissimi artisti riescono ad avere una carriera importante e ad avere il tempo di maturare per produrre dei dischi di livello.

Se la EMI avesse smesso di sostenere i Beatles dopo il primo album “Please please me” e li avesse sostituiti l’anno successivo con un’altra band, rimandandoli a suonare nelle cantine, avrebbero scritto comunque Revolver e Sgt. Pepper?

Speriamo che in futuro la situazione possa migliorare… del resto, converrebbe anche ai discografici.

 

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?

Dunque… sul nostro canale YouTube e su tutte le piattaforme trovate una nostra precedente canzone chiamata “Nessuno”. Ci siamo chiesti: tutti vogliono diventare qualcuno. Ma non sarebbe meglio diventare Nessuno? Del resto, com’è noto, Nessuno è perfetto… pertanto, sarebbe saggio tendere a questo paradigma.

Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa state lavorando?

Stiamo lavorando sul nostro secondo singolo che uscirà a gennaio! Stavolta sarà una ballad, il pezzo è già pronto ora e ci stiamo organizzando per girare un video divertente. Speriamo sia di vostro gradimento!

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