Saba ci racconta “Haram”: «Anche da soli possiamo brillare»

Ciao Salvatore, come stai? Hai appena pubblicato “Haram”, il tuo nuovo singolo in cui punti i riflettori sull’importanza di essere se stessi indipendentemente dai giudizi esterni, da ciò che ci circonda. Puoi condividere un momento nella tua vita in cui hai sentito la necessità di rompere le regole e seguire la tua autenticità?

Ciao, bene grazie! Diciamo che con la società di oggi si ha sempre la necessità di rompere le regole.
Sono una persona testarda e determinata ma mi ritengo autentico al punto giusto, penso sempre prima di agire, allo stesso tempo vorrei essere ancora più libero nel decidere per me senza pensare ai pregiudizi che possono avere le altre persone.
 
Il brano è un faro di emancipazione e ribellione. Quali sono le principali sfide che hai affrontato nel percorrere questa strada e come hai superato le critiche e le sfide?

Questo è un lavoro dove le critiche e le sfide non possono mancare ed essere inesistenti.
Ci sarà sempre qualcuno pronto a cercare di buttarti giù, dobbiamo comunque ricordarci chi è dalla parte più alta e chi invece dietro una tastiera o da casa a criticare. Le critiche costruttive le ho sempre portate nel bagaglio personale, piuttosto, invece, le altre a volte mi hanno toccato ad essere sincero, ma sto imparando a farmi scivolare le cose che non ha senso tenersi dentro. Riguardo le sfide, io con me stesso ho la più grande sfida e devo vincerla.
 
Il comunicato stampa menziona una commistione sonora di modernità e richiami orientali in “Haram” e dobbiamo ammettere che hai centrato pienamente il punto di incontro tra queste dimensioni sonore. Come hai lavorato con i producer dell’Artist Development di Cosmophonix per creare questa fusione di suoni audaci?

Devo dire che avendo iniziato i lavori a distanza ci siamo subito trovati in ogni caso, tra una bozza ed un’altra mi sono reso conto di essere in esatta simbiosi con i produttori che hanno curato il progetto nei minimi dettagli. Questa è una professione dove devi anche stare sul pezzo assieme al tuo team, in quel caso è più facile creare un qualcosa di unico.

Puoi condividere con noi un momento o un’esperienza durante la creazione di “Haram” che ritieni sia stato particolarmente significativo o emozionante per te?

Sicuramente la stesura e le registrazioni in studio a Mantova sono state le parti più emozionanti per me, come se avessi un bambino che ho portato in vita, passo per passo, rec dopo rec è nato il brano e il primo ascolto senza mix e master già mi gasava abbastanza.
 
Il videoclip di “Haram” verrà presentato in anteprima nazionale su Sky TG24. Cosa ti aspetti che il pubblico possa trarre dall’esperienza visiva del video?

Mi aspetto che venga capito il significato del mio progetto e che possa aiutare quante più persone possibili a far capire che quando un amore o amicizia o semplicemente rapporto diventa tossico, bisogna allontanarsi dalle bad vibes per dare spazio alla felicità. Nel video sono l’unica comparsa, per dire che anche da soli possiamo brillare.

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