Quattro chiacchere col talento puro di Carnevali, giovane e promettente talento

Straordinaria e interessante intervista oggi a Carnevali, artiere poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Sogni rotti, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Carnevali, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Carnevali si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, Greylight Records, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Carnevali!

Com’è nata tua la passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce all’età di cinque anni con i grandi classici del pianoforte, da Chopin a Rachmaninov. Le persone che mi fecero avvicinare al mondo della musica furono, fin da subito, i miei genitori che mi sostennero in questo fin dai primi anni di vita.

Come è stato concepito il lavoro Sogni rotti?

Il componimento è venuto fuori da delle mie idee e pensieri in un momento particolare della mia vita, che gli autori (Fabio Serri, Lorenzo Moccia e Mattia Mitrugno) hanno concretizzato.

Quali sono le tue influenze artistiche?

La musica classica mi segue sempre per ogni cosa che canto e suono. I miei miti sono Freddie Mercury, Elton John e Billy Joel, seguendo i più recenti Justin Bieber e Bruno Mars.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Fino adesso non ho avuto il piacere e l’onore di fare una collaborazione con degli

artisti, ma spero che in futuro ci possa essere un’occasione..

E le collaborazioni con Red & Blue, Grey Light Records nel lavoro in promozione?

Ho un gruppo veramente molto capace e di questo sono fortunato. Tutto il lavoro, le promozioni, le sponsorizzazioni lo devo solo a loro. Mi trovo molto bene e spero che questa cosa vada avanti.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Sinceramente penso sia già difficile trasmettere qualcosa. Sicuramente mi piacerebbe parlare di attualità o tutt’altre cose come l’amore, la felicità è a volte anche il dolore.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?

Fino ad adesso sto facendo un po’ di esperienze e di questo devo ringraziare il Mas di Milano, un’Accademia dove sono entrato all’età di sedici anni, che mi sta dando l’opportunità di crescere e farmi notare.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Non sono nessuno per dire cosa cambierei o meno. Decisamente ci sono cose che mi piacciono e cose che non mi piacciono. Direi che questo si sia anche intuito in base ai miei gusti musicali; ad oggi ci sono degli artisti bravissimo e sto ascoltando molto Irama e Madame in questo periodo.

Oltre al lavoro in promozione quale altro componimento ci consigli di ascoltare?

Sogni Rotti è il mio primo singolo ed il mio primo lavoro discografico, spero che non questa sia la strada giusta.

Come stai vivendo da artiere e persona questo periodo del covid-19?

Penso che si debba guardare il bicchiere mezzo pieno, specialmente per questa situazione e bisogna trarne vantaggio, per avere tempo per noi stessi, di riflessione.

Quali sono i tuoi programmi futuri?

È giusto stare con i piedi per terra. Però ora spero che Sogni Rotti vada bene, il resto si vedrà…

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