Paul Giorgi, cantautore forte come una Tigre!

Diamo oggi il benvenuto a Paul Giorgi, performer poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Tigre, pubblichiamo con interesse l’intervista a Paul Giorgi, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita, Paul Giorgi si aprirà a noi,si confiderà con noi,ci racconterà,si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, come Music Academy, CET di Mogol e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Paul Giorgi!


Com’è nata la passione per la musica?

Quando ero piccolo. All’inizio non me ne rendevo molto conto. Ricordo una canzoncina della Disney che suonavo sempre sulla tastiera che mi faceva stare bene. E in qualche modo credo di sentirmi ancora così. O almeno lo spero.

Cosa significa e com’è nato il nome Paul Giorgi e il suo personaggio, il suo sound?

Paul Giorgi in greco antico vuol dire “colui che porta il fiore della primavera”. Così ho seguito un po’ questa scia anche come personaggio e sonorità. Ovviamente sto scherzando.

Come è stato concepito il lavoro di Tigre?

Senza uno schema preciso. Davvero. Ho seguito un po’ la corrente e una volta ascoltato il lavoro ero molto soddisfatto.

Quali sono le influenze artistiche?

Un po’ di tutto in realtà. Nell’ultimo periodo mi piace un tipo di sonorità più morbida e le melodie che ti rimangono in testa, soprattutto del pop francese. Sono certamente un fan dei Beatles. Dei più recenti direi Empire of The Sun, gli MGMT, Foster The People.

Quali sono le collaborazioni musicali?

Su carta non molte. Ho suonato diversi anni con diversi gruppi e ci tengo a ricordare con un cuore gigante i buddha’s popcorn. Nel 2017 io e Davide Amati abbiamo tirato fuori alcune canzoni con un asset indie rock. E negli ultimi anni collaboro con Giacomo Borraccini nella scrittura di alcuni brani strumentali pensati per il cinema.

E la collaborazione con Conza Press nel lavoro in promozione?

Morgana è fantastica, mi invia dei testi per le nuove canzoni e poi io ci metto un po’ di musica. O a volte il contrario. Dipende dai giorni. Ci capiamo molto. Scherzo anche qui. Le voglio bene e la ringrazio per il suo tempo e il suo lavoro.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?

Pace universale e amore senza confini.

Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concersi?

Pregiate ovvero dell’ultimo mese??

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Mi piace, non cambierei nulla perché è così che è. Forse un po’ di liscio in meno. Però sono gusti.

Oltre al lavoro in promozione quale altro singolo ci consigliate di ascoltare?

Moonlight Serenade di Glenn Miller, una hit del 1939.

Come stai vivendo da performer e persona questo periodo del covid-19?

Con ansia e domande. Ma comunque felice e fortunato di poter fare musica.

Quali sono i programmi futuri?

Chiudere il albumcon il lucchetto e lanciarlo. Ma prima pubblicare gli altri singoli. Poi mi piacerebbe diventare astronauta.

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