Luca Urbinati, riminese classe ’94, è un cantautore che scrive e compone le sue canzoni accompagnandosi con la chitarra da ormai dieci anni.
A Natale 2018 esce il singolo “Un Natale vegano” che spopolare su Facebook: 250.000 views in soltanto qualche giorno.
E questo rappresenta solo uno dei traguardi raggiunti dal giovane e capace performer, di cui ci onoriamo di leggere la spontanea e curiosa intervista. Un giovane fresco, semplice, ma che ha ben chiaro cosa vuole fare e dove vuole arrivare: con il suo talento, sicuramente ci riuscirà!
Com’è nata la passione per la musica?
Avevo una linea in testa (che col senno di poi era più un ritmo che una linea) e volevo imparare a riprodurla
Come è stato concepito il singolo Netflix?
Volevo raccontare in modo attuale la situazione in cui ci si trova quando si cerca di andare avanti dopo una relazione che però ha ancora il suo effetto e i suoi segni su di noi
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
È in cantiere un album che probabilmente si chiamerà Nox (in contrapposizione a Lux che è il mio appellativo nella musica) e che conterrà questo pezzo, alcuni dei precedenti e tante novità
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Un passo alla volta, più lungo o più corto, ma sempre in avanti, e ne sono davvero felice. Sono cambiate molte cose dall’inizio. Nessuno ti conosce, nessuno ti da credibilità, sforzi immensi per piccoli risultati. Poi un po’ alla volta la gente inizia a riconoscere il tuo lavoro ed iniziano ad aprirtisi porticine e poi porte. Non che adesso mi senta una star, ma ho la fortuna di poter esprimere le mie idee e vedere che ho un pubblico che le approva e le rispetta.
Quali sono le influenze artistiche?
Sono influenzato un po’ da tutto oserei dire. Da Giorgio Vanni e Cristina D’avena che ascoltavo nell’infanzia nelle sigle dei cartoni fino al pop italiano attuale, passando per il rock e il pop punk che ho suonato per vari anni. Apprezzo molto anche alcuni brani del K-Pop in questo periodo. Nel generale le canzoni in Italiano mi agganciano di più perché per me sono molto importanti i concetti.
Quali sono le collaborazioni musicali?
Al momento ho collaborato con vari musicisti per l’arrangiamento dei miei brani e solo in una track ho collaborato con altri cantanti. La track in questione è A-Mare ed è il frutto di un lavoro che ho lanciato per sensibilizzare sul tema della plastica e i problemi ambientali a essa legati.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Vorrei spingere le persone a godersi la vita, non vergognarsi delle proprie diversità e anzi valorizzarle
Com’è nata la collaborazione con “Yourvoice Records”?
Ho conosciuto Marco Giorgi durante il mio percorso di studi musicali. Già scrivevo e pubblicavo le mie canzoni ma ho trovato molto interessanti alcune sue teorie sulla composizione e in particolare scrittura di brani. Da li ci siamo avvicinati e credo che anche lui abbia visto del buono nei miei pezzi perché un po’ alla volta abbiamo iniziato a collaborare sempre più.
Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Ho avuto la fortuna di provare un po’ di tutto. Ho suonato in strada svariate volte accompagnato da uno dei miei migliori amici, urlando a squarciagola e distruggendoci le mani fredde con le corde metalliche della chitarra. Ho suonato in piccoli concertini parrocchiali, poi compleanni, poi teatri, chiringuito , eventi e piazz , fino a trovarmi a cantare in un evento da 200.000 persone nel 2018 con la track “ Le Rotonde di Rimini”
Dal piccolo concorso al grande evento ho avuto modo di vivere bellissime esperienze ed avventure.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Mi piace la musica italiana. Ci sono due cose che cambierei: lo strapotere di alcuni rispetto al resto della concorrenza e il seguire la moda americana del momento perché fa figo e funziona, promuovendo volgarità e maleducazione. Non dico che queste cose vadano vietate ma non approvo che siano amplificate, portando spesso a un pubblico giovane messaggi sbagliati da individui che rispettano ma che in realtà stanno sparando parole senza magari neanche vere esperienze di vita alle spalle.
Oltre al lavoro in promozione quale altro pezzo ci consigliate di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare ”ConTe per una notte” se volete sdrammatizzare un po’ sulla situazione sanitario-politica oppure “ le rotonde di Rimini “ se avete bisogno di un po’ di summer vibes.
Come stai vivendo da performer e persona questo periodo del covid-19?
Mancano le serate ed il contatto con la gente. Io sono uno che ama socializzare, chiacchierare, fare un po’ di casino con gli amici. Però sto cercando di trarne il buono. Scrivo, registro, penso,studio. Mi sono anche iscritto all’università e sono strafelice.
Quali sono i programmi futuri?
Comunicare, migliorare sempre di più nella comunicazione e trasmettere messaggi positivi, chiari e che aiutino le persone principalmente a livello emotivo.