EAKOS senza segreti, da LUCE E FANGO alle novità e ai progetti futuri

Con grande piacere diamo il benvenuto a EAKOS, artiere poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro LUCE E FANGO, leggiamo con curiosità l’intervista a EAKOS, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica, EAKOS si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, Noize Hills Records, Letizia Mazzoleni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a EAKOS!

Com’è nata tua la passione per la musica? Fin da piccolo la musica è sempre stata un elemento determinante nella mia vita. Ho iniziato imparando a suonare la chitarra elettrica anche se poi ho capito che più che suonare preferivo scrivere. Poi nella mia vita ho sempre ascoltato un’ampia varietà di generi e questo mi ha permesso di avere una conoscenza del mondo musicale molto omogenea.

“EAKOS” vogliamo sapere di più dei tuoi superpoteri…! Non so se sia considerato uun superpotere, però credo di essere un ottimo ascoltatore e una persona molto empatica, anche se credo che queste qualità non mi faranno entrare negli Avengers…per ora.

Come è stato concepito il lavoro LUCE E FANGO? Luce e Fango nasce come risultato di una profonda riflessione interiore che ho fatto. Il pezzo è il viaggio stralunato di una persona che a fatica riesce a convivere con tutti i lati della propria personalità.
E com’è nato il suo video? Il video di Luce e Fango è ambientato nel quartiere Isola di Milano. L’idea era quella di esprimere in immagini il malessere dell’artiere mentre attraversa un ponte, il luogo di passaggio di eccellenza, che riporta metaforicamente alla fase di passaggio descritta nel pezzo, una fase sofferente fatta di rapporti umani fuggenti, iniziati e finiti. Il ponte poi porta in modo allegorico l’artiere dal punto di inizio, il fango, al punto finale, la luce.


Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco? Penso sia ancora presto per dirlo. Ho scritto molto ultimamente e con il mio team abbiamo lavorato sulla produzione di altri brani, poi ovviamente valuteremo le opportunità che si verranno a creare.

Cos’è per te l’arte, la musica? L’arte e la musica penso che siano l’energia vitale della nostra società. Credo che siano il mezzo migliore per dare alle persone l’opportunità di esprirmersi. Nel mio caso poi la musica è proprio ciò per cui vorrei vivere, tutto ciò di cui ho bisogno per sentirmi a mio modo pieno e realizzato.

Quali sono le tue influenze artistiche?  Le mie influenze stilistiche non sono specifiche, nei suoni sono presenti elementi che arrivano dalla musica rap, R&B, funk, uk garage, electronic dance ed altro. Ciò che però mi interessa veramente è il fulcro dei temi che tratto nei miei testi, ossia i rapporti umani, che cerco di raccontare con un’estrema sensibilità, empatia ed energia, nonostante un velo di malinconia ed introspezione.

Quali sono le tue collaborazioni musicali? Attualmente collaboro con Msft, all’anagrafe Alessandro Garbellini, a mio modo di vedere uno dei più bravi produttori sulla scena musicale, che nonostante non abbia un grande riscontro in Italia è molto conosciuto all’estero. Inoltre per la fase di mix e mastering mi appoggio a Federico Bellantoni in arte Bellant, un vero e proprio esperto nella cura del suono.

E le collaborazioni con Red&Blue, Noize Hills Records, Letizia Mazzoleni nel lavoro in promozione?  Sicuramente devo ringraziare ognuno dei nomi che hai citato, tutti mi stanno dando un grandissimo supporto nelle fasi di loro competenza e sono sicuro che insieme raggiungeremo grandi risultati.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte? Non penso ci sia un unico contenuto. Quello che generalmente vorrei trasmettere è che bisogna dare sempre più importanza ai rapporti umani, anche sapendo che questi hanno un inizio ed una fine. Tutto ha un senso e quello che importa veramente è ciò che le persone ci lasciano, anche quando se ne vanno. L’importante alla fine sarà sempre essere forti e proseguire per la propria strada.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?  Sfortunatamente a causa dell’attuale situazione pandemica, non ho avuto grandi possibilità di esibirmi se non per qualche live pre-covid a Milano e a Rovigo, la mia città natale. Quello che mi auguro è di recuperare il prima possibile tutte quelle occasioni che ci sono mancate nel corso dell’ultimo anno.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?  Sinceramente non mi sento nella posizione di poter dare grosse sentenze. Quello che posso dire è che in alcuni generi stiamo crescendo molto a livello internazionale e questo mi fa molto piacere. Diciamo che preferisco concentrarmi maggiormente sugli aspetti positivi piuttosto che quelli negativi.

Oltre al lavoro in promozione quale altro pezzo ci consigli di ascoltare? Penso che la miglior riposta che potrei darti è quella di aspettare ancora un pochino e ascoltare ciò che uscirà nei prossimi mesi.

Come stai vivendo da artiere e persona questo periodo del covid-19?  Devo ammettere che la situazione legata al Covid-19 è stata molto frustrante, sia dal lato umano che da quello artistico, ma al tempo stesso credo che alla lunga si rivelerà utile e ci permetterà di dare più importanza a cose che prima davamo per scontate.

Progetti a breve e lungo termine? Devo dire che attualmente c’è molta carne al fuoco, ma anche in questo caso credo che la miglior risposta sia che presto, molto presto, li ascolterete.

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