Corvino senza segreti, da “Abbi cura di Me” ai più interessanti retroscena!

Diamo oggi il benvenuto a Corvino, artista poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Abbi cura di Me”, condividiamo con piacere l’intervista a Corvino, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita, Corvino si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Corvino!

Com’è nata tua la passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce sin da quando ero bambino, il pianoforte che avevo a casa è stato sempre un compagno nei momenti di solitudine.

Com’è nato “Corvino” e il suo personaggio, il suo sound?

Dall’esigenza di esprimere le proprie emozioni e i propri pensieri nasce il bisogno di scrivere canzoni. In realtà non c’è nessun personaggio creato, perché in ogni cosa sono me stesso, ragion per cui il mio nome d’arte è il mio cognome. Il sound è puramente indie-pop, come il genere che ho sempre ascoltato.

Come descriveresti la nascita di “Abbi cura di Me”?

Ironicamente direi travagliata, ogni volta che si scrive una canzone si pensa a qualcosa e, di conseguenza, il periodo in cui fu scritta, era nel corso di una relazione diciamo complicata.

Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!

All’età di 17 anni ho conseguito la maturità classica, con il sogno di poter diventare Dentista. Ho studiato molto per superare i test di ammissione e, una volta entrato nella facoltà di odontoiatria, percorrevo quotidianamente 200 km per poter raggiungere da Cosenza l’Università di Catanzaro. A 27 anni, con tante difficoltà, ho deciso di aprire il mio studio.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Sicuramente più che di influenze possiamo parlare di gusti musicali e gli artisti che ascolto maggiormente sono Calcutta, Brunori, Gazzelle, Franco 126.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Collaboro con il maestro Rosario Canale, con il quale mi confronto soprattutto per la parte della composizione. Oltre a lui, non ho ancora avuto altri tipi di collaborazioni.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Mi piace parlare delle emozioni della vita quotidiana; prendo come riferimento storie d’amore e cerco di far trapelare la purezza dei miei sentimenti.

 

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Nonostante io sia al mio primo inedito, mi capita di esibirmi nella mia città in diversi contesti, che siano manifestazioni pubbliche o concerti organizzati nei locali. Ho in programma, nel 2025, di fare uscire un album e non ho ancora concorsi in programma.

 

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Penso che siamo ad un livello molto alto, c’è molta voglia di noi giovani di comunicare, anche se credo che spesso alcuni artisti dimentichino o sottovalutino l’importanza di una sana comunicazione e, di conseguenza, non amo l’utilizzo di alcune affermazioni di carattere sessista o violento, tipiche magari di alcuni generi musicali.

Progetti a breve e lungo termine?

Fare uscire nel 2025 un album ed aprire la Corvino Medical (centro polispecialistico su Cosenza).

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