Un caffè con Nubi Sparse tutto sulla sua vita e su Esco

Con grande gioia diamo il benvenuto alla band Nubi Sparse, formazione poliedrica che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Esco, condividiamo con felicità l’intervista alla band Nubi Sparse, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica dei componenti, la formazione Nubi Sparse si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto alla band Nubi Sparse!

Com’è nata vostra la passione per la musica?

La nostra passione per la musica è iniziata già da piccoli, ascoltando e cantando la musica in macchina alla radio e con i primi MP3.
Alcuni di noi hanno iniziato a coltivare questa passione in età adolescenziale con altri progetti musicali, in particolare i due Francesco e Andrea hanno suonato insieme sperimentando uno stile principalmente “funk rock”, gli altri, grazie anche ai genitori che come passione avevano la musica in diversi contesti, hanno mosso i loro primi passi individualmente andando a lezioni private.

Descrivi “Nubi Sparse” e i suoi pregi e i suoi difetti

NUBI SPARSE é prima di tutto amicizia, quasi una seconda famiglia, e poi un progetto musicale che da subito ci ha coinvolti tantissimo. Siamo in 5: Anna, Giovanni, Andrea e due Franceschi. Per noi i nostri pregi sono anche i nostri difetti: siamo 5 persone molto diverse tra loro, e questo ci aiuta a rendere la nostra musica singolare, ma ogni tanto diventa anche un difetto, perché dobbiamo sempre valutare tutte le diverse strade che vengono in mente ad ognuno di noi.

Come descriveresti la nascita di Esco?

Esco è il nostro primo singolo ed è forse quello che più rappresenta il messaggio che vogliamo trasmettere. Nasce da un giro di chitarra sperimentato diverso tempo fa senza trovare un’idea concreta per portarlo avanti. Essendo consapevoli della potenzialità che potesse avere, gli abbiamo dato una seconda possibilità e grazie al testo che ne è venuto fuori,  siamo riusciti a completarlo. Esco parla di noi, di come affrontiamo le giornate, di come cerchiamo di sfuggire dalla monotonia e pesantezza della vita di tutti i giorni, una fuga dalla realtà quotidiana che trova nella sera un momento di serenità e di spensieratezza, sia in solitudine, sia in compagnia delle persone a cui vogliamo bene. 

Il lavoro è accompagnato da un video?

Sì è stato pubblicato con un video che si può trovare su YouTube.
Il videoclip è stato girato da Umberto Badia (videomaker) e montato da Francesco Boschetti, il nostro chitarrista. Per la realizzazione del video è stata fondamentale la partecipazione dei nostri amici che hanno contribuito a renderlo speciale.
L’idea è partita da un brainstorming che abbiamo fatto rispetto al testo. Volevamo rappresentare in modo semplice i punti chiave del pezzo quindi l’uscire di casa per abbandonare anche solo per un attimo i problemi quotidiani. Il video ha una struttura circolare che segue lo sviluppo della canzone, infatti comincia e finisce nello stesso luogo cercando di sottolineare l’essenza stessa del pezzo che ne richiama lo scorrere inevitabile dei giorni. 

È prevista l’uscita di un disco?

É prevista l’uscita di un EP, che verrà rilasciato verso Dicembre di cui fa parte il singolo “Esco”.
In tutto saranno 5 brani, Buio di luna, Mai paura, Para, Cose Buone e ovviamente Esco. Tutti i brani si caratterizzano per le diverse sonorità, che però si incontrano nel messaggio che si vuole comunicare, ovvero le ansie e le paure di ragazzi come noi.


In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, volete raccontarcele?

Nubi Sparse in realtà è l’evoluzione di un percorso artistico nato già qualche anno fa. Non è stato sicuramente facile trovare le sonorità che rispecchiassero ognuno di noi, ma in questo EP emerge la ricerca musicale che abbiamo effettuato fino ad ora.

Quali sono le vostre influenze artistiche?

Veniamo tutti da realtà piuttosto diverse, ma gli artisti che ci hanno maggiormente influenzato sono:

Red Hot Chilli Peppers, Arctic Monkeys, Nirvana, Cremonini, The Kooks, Tame Impala, Willie Peyote e i Pinguini Tattici Nucleari.

Quali sono le vostre collaborazioni musicali?

Al momento nessuna collaborazione ufficiale, ma siamo felici di aver incontrato grazie alla registrazione dell’EP Cristopher Bacco di Studio 2, che ha da subito creduto tantissimo nei pezzi; stiamo continuando la collaborazione con lui, che grazie alla sua esperienza musicale ed artistica ci ha dato un grande aiuto. 

E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?

La collaborazione con Red&Blue ci è stata proposta da Studio 2, lo studio in cui siamo andati a registrare. Grazie a Barbara e al suo ufficio stampa, stiamo avendo delle belle opportunità per far conoscere noi e la nostra musica.

Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?

La musica è il nostro modo preferito per comunicare.

É come il piatto di pasta a mezzanotte, ti da conforto ed energia, quell’ energia che spesso manca nei momenti in cui ci sentiamo più fragili. Ti mette a tuo agio e ti da la possibilità di confidarti con chi ti vuole bene e perchè no magari scoprire certi aspetti che prima non consideravi o non credevi importanti. 

Parliamo delle vostre pregresse esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Con il nostro nome precedente, Matching Zeros, abbiamo pubblicato due singoli che tuttora ci portiamo nel cuore, in quanto sono stati i nostri primi lavori che ci hanno da un certo punto di vista “formato” come band. Da subito abbiamo cercato realtà locali in cui esibirsi, e abbiamo una ventina di date all’attivo. Stiamo anche partecipando a vari contest, e cerchiamo ogni giorno di migliorarci per ottenere risultati migliori.  

Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?

Viviamo in un paese che, seppur ogni tanto faccia fatica a valorizzarlo, respira arte, e in particolare respira musica di ogni genere: siamo felici di poter respirare quest’aria e di vivere un momento musicale sicuramente particolare, che ha portato alla luce artisti e generi che prima erano rilegati all’underground.

Unica pecca è la difficoltà come artista emergente nello trovare spazi e occasioni in cui farsi conoscere: ci fossero degli incentivi nel far suonare band del territorio per locali e organizzazioni, forse, sarebbe tutto più semplice. 

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?

Come dicevamo prima verso fine ottobre uscirà l’EP “COSE BUONE” il quale racchiude cinque pezzi, tra cui Esco, l’unico brano attualmente disponibile per l’ascolto. 

Cosa bolle in pentola e a cosa state lavorando?

Esco in realtà è uno dei singoli che precede l’uscita del nostro EP “COSE BUONE”.
In tutto saranno 5 brani, Buio di luna, Mai paura, Para, Cose Buone e ovviamente Esco. Tutti i brani si caratterizzano per le diverse sonorità, che però si incontrano nel messaggio che si vuole comunicare ovvero, le ansie e le paure di ragazzi come noi.
Oltre all’uscita dell’EP ci stiamo già muovendo nella creazione di nuovi brani per continuare il nostro percorso di crescita musicale.

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