E’ disponibile su tutti i migliori digital stores nazionali e internazionali il nuovo album di Roberto Fabbriciani dal titolo SUBMERGED SOUND pubblicato da Musica Presente Records, con la partecipazione di Alvise Vidolin e la copertina curata dall’artista Mario Coppola.
Ecco cosa scrive Renzo Cresti, direttore di Musica Presente Records a proposito del nuovo lavoro discografico di Fabbriciani:
Roberto Fabbriciani è uno dei flautisti più importanti al mondo, soprattutto dedito alla musica del Novecento e contemporanea. È un punto di riferimento per la totalità dei compositori, è impressionante ricordare i tanti maestri con i quali ha collaborato: Berio, Boulez, Bussotti, Cage, Carter, Castiglioni, Clementi, Dallapiccola, De Pablo, Donatoni, Ferneyhough, Gaslini, Hosokawa, Huber, Krenek, Kurtag, Maderna, Messiaen, Morricone, Petrassi, Pousseur, Rihm, Rota, Sciarrino, Stockhausen, Yun e molti altri. Di particolare importanza la collaborazione con Luigi Nono perché con lui c’è stata una lunga e fondamentale esperienza allo Studio Sperimentale di Friburgo che ha aperto strade nuove sul suono. Compositori diversi fra loro e per eseguirli bene oltre alle doti tecniche occorre anche una sottile sensibilità.
Ascolta il disco SUBMERGED SOUND su Spotify
Ha fatto costruire un flauto iperbasso, strumento inventato nel 1976. L’apertura e chiusura dei fori viene controllata da un servomeccanismo, nelle due zone del flauto a destra e a sinistra della boccola viene montata una piccola tastiera con pulsanti elettronici sensibili al tocco, ciascun pulsante manovra valvole applicate ai vari fori del flauto iperbasso. Grazie a questo servomeccanismo il flauto iperbasso può essere suonato come gli altri flauti della famiglia.
La sua eccezionale attività di solista si è svolta anche con le grandi orchestre e con direttori d’orchestra di primissimo ordine: Abbado, Chailly, Eötvös, Gatti, Gavazzeni, Maag, Maderna, Muti, Sinopoli, Tamayo etc., inutile citare le numerosissime e prestigiose Orchestre e i tantissimi luoghi importanti in cui ha suonato.
Ha insegnato al Conservatorio di Firenze e tenuto Corsi di perfezionamento al Mozarteum di Salisburgo e numerosi seminari flautistici sparsi in tutto il mondo. Ha scritto anche testi didattici. La sua discografia è sterminata, è difficile scegliere fra le tante straordinarie incisioni, solo per citare quelle dedicate ai compositori italiani attuali vengono in mente i cd su Bussotti, Cage, Clementi, De Plabo, Maderna, Morricone, Nono, Platz, Pousseur, Scelsi, Sciarrino e molti altri.
Roberto Fabbriciani è anche un ottimo compositore, tra i suoi recenti lavori si possono citare: Glacier in Extinction; Alchemies; Cantus; Suoni per Gigi; Quando sorge il sole; Zeus joueur de flûtes; Figaro il Barbiere (liberamente da Rossini); Grande, grande amore; Alluvione; Conversazione su Tiresia (di Andrea Camilleri).
Questo album è una dimostrazione del talento compositivo di Fabbriciani, il quale fa ricorso alla famiglia dei flauti, iperbasso compreso, e all’elettronica che è curata da uno dei maestri storici della regia del suono e dell’informatica musicale come Alvise Vidolin. È stato docente di musica elettronica al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia; dal 1974 professore a contratto del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) del Dipartimento di Elettronica e Informatica (DEI) dell’Università di Padova. Nel 1981 è stato tra i fondatori della Associazione di Informatica Musicale Italiana (AIMI), di cui è stato presidente. A partire dal 1977 ha iniziato a collaborare con la Biennale di Venezia, come responsabile del Laboratorio permanente per l’Informatica Musicale della Biennale (LIMB). È stato responsabile del Centro Tempo Reale di Firenze che fu fondato da Luciano Berio, e docente presso la Chigiana di Siena. Ha lavorato con Nono, Berio, Donatoni, Sciarrino e molti altri compositori.
In questo straordinario album i suoni sono stati preregistrati ed elaborati da Alvise Vidolin, il quale ha colto in profondità il carattere inventivo e onirico dei brani. Dice Fabbriciani: «Questo album vuole essere un racconto. Un racconto di vita vissuta nella mia infanzia e anche frutto della mia fantasia. L’energia e la rarefazione del suono sono elementi peculiari di questi brani. Il suono appare come una voce dal profondo terrestre che cerca di comunicare. Suoni sommersi, soffocati, suoni oscuri, profondi, in cerca della luce. La voce del flauto iperbasso utilizza una gamma di frequenze più ampia e una più frazionata divisione dell’ottava».
Indubbiamente l’eccezionale lavoro che Fabbriciani ha svolto e sta svolgendo come interprete ha costituito il punto di partenza della creatività compositiva che in questo album si svolge come una narrazione sonora rarefatta, fra suoni ombrosi provenienti dall’inconscio e spiragli luminosi.
Un gran bel lavoro che Musica Presente Records è orgogliosa di proporre quale profondo e intenso scandaglio sonoro.
Il disco SUBMERGED SOUND di Roberto Fabbriciani è disponibile su tutte le migliori piattaforme di streaming internazionali.
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