Efferre torna con il singolo Pezzi di un puzzle

Dopo il convincente debutto con ElisaEfferre torna con il nuovo singolo Pezzi di un puzzle. Continua l’immaginario femminile descritto dal cantautore calabrese che, con arrangiamenti squisitamente elettronici, racconta quadri di vita in cui è impossibile non immedesimarsi. Ritrovare per strada l’amata che si sta cercando di dimenticare, dopo la fine di una storia che è terminata solo per l’altra persona, fa tornare a galla ricordi e fa partire uno show nella mente del protagonista che sarebbe disposto a fare a botte contro gli spasimanti di turno pur di riconquistarla e che non riesce a staccarsi di dosso lo sguardo di chi ancora non smette di farli battere il cuore, come se il corpo di lei fosse un ritornello che rimane in testa anche una volta spenta la radio, come se le parole mancanti nel chorus di Elisa adesso avessero un nome e un cognome. 

E proprio questo incontro fortuito dà lo spunto a Efferre per riflettere a tutto tondo sulle relazioni, a interrogarsi sul fatto che spesso ci buttiamo tra le braccia di un altro solo per cercare di guardare avanti, sentirci ancora vivi, lasciare alle spalle il passato e perché non sopportiamo le mancanze. Farsi del male diventa un hobby e non diamo il giusto peso a ciò che sentiamo. Una femme fatale, che ha gli occhi di chi piange a casa da sola ma il cuore di Satana, fa capire all’artista che in mezzo al percorso della nostra esistenza ci imbattiamo in una miriade di conoscenze, tutti pezzi di un puzzle che cerchiamo di completare ogni giorno perché non riusciamo ad accettare e apprezzare la solitudine. 

«Mi piaceva immaginarmi cosa potesse succedere se mi fosse capitato di incontrare di nuovo per caso la ragazza che mi ha lasciato, che si è pure consolata subito con un altro. Rimanere di stucco è il minimo. La mente, invece, viaggia così velocemente che non riesci a formulare frasi di senso compiuto, tornano alla memoria i momenti passati con lei e vederla mano nella mano di un tizio diverso da te crea un mix di emozioni difficili da gestire. Ho scelto di usare un’elettronica dai sapori minimal, glitch e spero che, nonostante la vicenda che canto sia intrisa di malinconia, la base faccia ballare, sia portatrice di buon umore e faccia venire voglia d’estate», racconta Efferre.

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