Il 9 Agosto ha finalmente preso vita sui nostri schermi il corto di Gemini, il singolo di Myky che dà il nome al suo album in uscita.
Gemini racconta una storia di intrecci, destini e incontri, di coppie, riconoscimenti e ritrovamenti.
Come suggerisce il titolo, il lavoro esplora le possibili declinazioni dell’idea di coppia gemellare: coppia di gemelli identici, coppia di anime gemelle legate dal destino.
Un destino raffigurato qui dalle due divinità dello zodiaco – il segno dei Gemelli, appunto – che, in virtù della loro sintonia, della forza muta ma magnetica del loro legame, muovono i fili delle vicende narrate dal video.
Sullo sfondo di una città immersa nelle luci e nei colori degli anni ’80, seguiamo i percorsi opposti e complementari di due coppie: due fratelli gemelli divisi dai casi della vita, ma destinati a ritrovarsi in un abbraccio che tutto ricompone, e una coppia di anime gemelle che, seppure inizialmente ignare e distanti, si scoprono inevitabilmente legate, fatte per illuminarsi l’un l’altra.
Ma le trame intessute dalle divinità gemelle hanno un risvolto più profondo.
Scrive Pablo Neruda che “un giorno da qualche parte, in qualche posto, inevitabilmente ti incontrerai con te stesso. E questa, solo questa, può essere la più felice o la più amara delle tue giornate.”
Ed è esattamente ciò che accade al protagonista del video. Myky appare sdoppiato in due versioni di se stesso, rosso e blu, a significare due identità a prima vista inconciliabili. Rosso e blu. Caldo e freddo, impeto e dolcezza, passione e calma, grinta e poesia.
Se davanti alla scoperta di aspetti di noi stessi che ci sconcertano la prima reazione è paura e fuga, la sola salvezza sta nel fermarsi per guardare in faccia ogni singola parte di noi.
La sola salvezza è amare.
Amare nell’interezza noi stessi, integrare ogni aspetto di ciò che siamo.
Solo così blu e rosso smettono di essere contrapposti, e danno vita all’oro.
L’oro che è materiale preziosissimo: con la sua luminosità dà luce a chi ha attorno, indica la strada per ritrovarsi e ritrovare.
L’oro che è tematica ricorrente nelle canzoni dell’album.
Lo stesso oro che l’arte giapponese del kintsugi usa per saldare le crepe degli oggetti rotti.
Oro come simbolo di ricomposizione, oro che sana le fratture dell’anima.
Oro come rinnovato equilibrio, come armonia fra gli opposti.
Oro come emblema della luce che emana la nostra anima quando riusciamo a conoscere e accettare ogni parte di noi, e ci riscopriamo pronti a un incontro sereno e salvifico con l’alterità. Con l’altro fuori di noi e con l’altro dentro di noi.
Il video di Gemini, un musical short film, è scritto da Flavia Tartaglia (autrice, organizzazione generale, fotografa di scena, grafica, aiuto regia); e realizzato in team con Salvatore Maiorano (videomaker-filmmaker) che ha curato l’adattamento, la regia, la direzione della fotografia; Katia Galeazzi (assistente alla regia, assistente luci); Blandina Comenale Pinto (organizzazione generale e comunicazione); interpretato dalle attrici professioniste Anna Bocchino e Clara Bocchino (nel ruolo delle Divinità); dall’attrice professionista e danzatrice Maria Claudia Pesapane e dalla danzatrice professionista Chiara Maraucci (nel ruolo delle danzatrici); e da: Ersilia Cacace e Dylan Bertolini (nel ruolo delle Anime Gemelle), Carmine la Bruna e Gino La Bruna (nel ruolo dei Fratelli Gemelli).
Se la musica non è altro che il racconto del suo tempo, la musica di Myky ha di certo la voglia di riportare di moda un tempo di valore.