Accogliamo calorosamente a Chiara Ragnini, musicista poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Fra caos e paura, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Chiara Ragnini, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica, Chiara Ragnini si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con CREA Media, CENTRO PASTORE ACADEMY,Eugenio Ripepi,Cagliostro, le esperienze, come Premio Lunezia per Autori di Testo, Premio InediTO Colline di Torino, Premio Donida,Roxy Bar di Red Ronnie, Mezzogiorno in Famiglia RAI Due, RTL 102.5 e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Chiara Ragnini!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Grazie alla mia compianta nonna materna, che all’età di 5 anni mi regalò una piccola tastiera, e ai miei genitori che mi hanno sempre educata ad un ascolto attento e meticoloso dei grandi cantautori italiani.
Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “Chiara Ragnini” e il suo personaggio,…
Creativa, precisa, introspettiva. Gli aggettivi sarebbero molti di più, in realtà, ma questi, insieme, descrivono bene la mia personalità.
Come è stato concepito il lavoro Fra caos e paura?
La song è stata ispirata dal travagliato rapporto amoroso, finito male, vissuto da una mia cara amica. Le mie canzoni nascono così, dalla vita di tutti i giorni e da episodi che mi colpiscono particolarmente.
E com’è nato il suo filmato?
Il filmato è stato realizzato interamente dalla Academy del Centro Pastore di Imperia: sono stata coinvolta all’inizio del corso di videomaking che ha visto coinvolti 20 ragazzi da tutta la Liguria che hanno realizzato l’intero lavoro come ideazione finale del corso. E’ stata un’esperienza molto arricchente e coinvolgente.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
Si, fa parte dell’EP Disordine, uscito ad ottobre dello scorso anno, dopo gli intensi mesi di lockdown che mi hanno spinta a realizzare un lavoro acustico e intimo, come momento di respiro dopo le soffocanti clausure che abbiamo vissuto.
Cos’è per te l’arte, la musica?
E’ la massima espressione del nostro inconscio.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Fin da bambina ho dedicato i miei ascolti ai grandi cantautori italiani per poi spostarmi, con le orecchie e con il cuore, verso ogni genere di sonorità: dal pop al rock, dal metal al punk fino alla bossanova e al jazz. Se dovessi fare qualche nome citerei Vinicio Capossela, Cesaria Evora, Lucio Dalla e Joan Baez.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho la grande fortuna di avere al mio fianco musicisti eccezionali: si tratta di Max Matis al basso elettrico e Andrea Leoncini al piano elettrico che attualmente mi accompagnano dal vivo.
E le collaborazioni con CREA Media, CENTRO PASTORE ACADEMY, Eugenio Ripepi e Cagliostro nel lavoro in promozione?
Come spiegato in precedenza, la collaborazione con il Centro Pastore è stata una bellissima esperienza e un colpo di fortuna: loro mi conoscevano già per i miei lavori precedenti ed essere stata coinvolta all’interno del corso di filmmaking per la realizzazione del filmato di Fra caos e paura è stato molto gratificante. Eugenio è un carissimo amico, oltre ad essere un bravissimo attore e cantautore; Cagliostro è una giovane regista e fotografa di Imperia con la quale avevo già avuto modo di collaborare per il filmato di La sera è ormai notte e nell’ultimo video ha accettato di prestarsi come attrice, peraltro in maniera sublime. La famiglia Crea, invece, è un grande collettivo artistico no-profit con cui collaboro da anni e che mi accompagna in questo meraviglioso viaggio musicale.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Mi piacerebbe molto trasmettere serietà, sensualità ed eleganza: attributi che si addicono raramente alle grandi produzioni mainstream del momento.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi come Premio Lunezia per Autori di Testo, Premio InediTO Colline di Torino, Premio Donida,Roxy Bar di Red Ronnie, Mezzogiorno in Famiglia RAI Due e RTL 102.5?
Sono state tutte esperienze meravigliose che hanno lasciato un segno lungo il mio percorso musicale: sono felice di averle vissute e spero che in futuro ve ne saranno altre da aggiungere al mio bagaglio di vita artistica.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Credo che i progetti più belli, arricchenti ed interessanti abbiano oggi troppo poco spazio e siano sconosciuti ai più: questo è un enorme errore e peccato, soprattutto per le orecchie attente e ricettive delle giovani e giovanissime generazioni.
Oltre al lavoro in promozione quale altro pezzo ci consigli di ascoltare?
Senza dubbio Grigiocielo: fa parte dell’album La Differenza uscito nel 2017 ed è un pezzo al quale sono legatissima, sia per la parte melodica che per il testo.
Come stai vivendo da musicista e persona questo periodo del covid-19?
Molto meglio rispetto ad un anno fa: quest’estate finalmente sono tornata sul palco dopo lo stop forzato ed è stato il regalo più bello con cui inaugurare questo periodo della nostra vita.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Di riuscire a trasmettere ai miei figli la stessa passione che provo per la musica e che questa ci accompagni sempre e per sempre.