Fuori dal 31 ottobre “Prime Luci”, il primo album di Gulino anticipato dai singoli “45 Volte” e “C’era una volta”. Nove tracce che raccontano la crescita del protagonista mentre affronta la vita prima con l’ingenuità di un ragazzo e poi la maturità di un uomo.
Gulino scrive piccole poesie. Ogni brano è un piccolo cortometraggio di un pezzo di storia, della sua storia.
“Prime Luci” rappresenta i 7 anni trascorsi in cui un ragazzo è diventato uomo. Le sue canzoni affrontano temi come la mancanza di una persona cara, la paura di dimenticare, le relazioni e le maschere che indossiamo.
L’album è un grido di emozioni, diretto e senza filtri, che racconta la vita e se stessi. Il titolo, “Prime Luci,” segna l’inizio di questo percorso musicale e personale, rendendo omaggio al nonno Mario Gulino, autore di una raccolta di poesie con lo stesso nome.
Il viaggio musicale attraversa stati d’animo diversi: dai ricordi di una madre lontana (Stare con me), alla falsità delle persone (Circo colorato), ai rimpianti di una relazione finita (Ciglia).
Prime Luci è il riflesso di Lorenzo Gulino, un nome forgiato da una vita complessa ma guidata da una madre straordinaria. Prodotto da Annachiara “Enni” Zincone per all’ IMAGINE STUDIO per la YPK Entertainment Srls.
Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Track by track
“Di altri occhi sarai” parla dell’insicurezza e dei dubbi che si creano dentro una relazione.
A livello personale è un “chiodo fisso”, come dico nel ritornello, di un pensiero che non vuole svanire e dove per fino il gatto se n’è reso conto.
“Fumavamo le stelle” affronta il significato di “casa”. Una canzone molto personale che vive di ricordi passati ed emozioni molto forti tra gioia e rabbia.
“Stare con me” tratta il tema della mancanza e della frustrazione di non aver fatto abbastanza.
Parla del tempo che passa davanti a noi e dove i ricordi che avevi svaniscono, forse per proteggersi, o forse solo perché il tempo fa il suo percorso.
“Ciglia” ricorda una serie di momenti molto belli con la propria compagna, dove però si è arrivati alla fine di un ciclo di vita, e quelle situazioni sono solo un ricordo del nostro passato.
“Circo colorato” tratta dell’incoerenza del mondo e delle persone che ne fanno parte. Di come ognuno di noi è disposto a cancellare se stesso per arrivare al proprio obiettivo. Una canzone piena di metafore dove il circo fa da protagonista.
“Trieste” è stata scritta 5/6 anni fa. È la prima e l’unica canzone dove ho voluto immaginarmi come sarebbe stato avere una relazione con una persona più grande.
“45 volte” parla di una relazione intensa fra due persone, in cui si va oltre i problemi e le avversità. Tutti i momenti passati insieme ti fanno sentire e pensare che puoi arrivare sulla luna con lei.Una canzone che mette a nudo le proprie emozioni senza paura e senza pensarci due volte. 45 volte, una bandiera sventolata anche quando il mondo ti dice no.
“C’era una volta” parla dei problemi che ci accomunano e di come noi evitiamo di porgere l’altra guancia per migliorare la situazione. Una canzone che cerca di ricordare a tutti noi come basterebbe poco, un atto di gentilezza, per tornare a sorridere e a vivere con leggerezza la vita.